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Leo G. è un gallerista milanese. Ricco, borghese. Yuri è un ragazzo romeno che si prostituisce per sopravvivere. Bello, erotico. Si incontrano in un desolato piazzale ai margini della città di Milano la sera del 31 dicembre. Leo offre al giovane una somma considerevole per trascorrere l'intera notte di Capodanno insieme. Solo qualche scambio di battute e il cliente omosessuale borghese acquista il ragazzo in vendita. I due si rinchiudono, come in una cella, nella lussuosa abitazione di Leo piena di oggetti di valore e di un'infinità di fiori, la sua passione. Yuri è la Transilvania, i monasteri, il mar Nero, gli ovili nelle campagne, il comunismo, la carnalità. Leo è l'occidente che consuma, il capitalismo, è l'opulenza fino in fondo, colui che compra tutto. Cosa ne sarà delle loro anime? Desolazione e innocenza, si direbbe, ma la mezzanotte che sta per arrivare non perdonerà nessuno dei due.